NOI CITTADINI,
dei quali seguono le firme,
AVENDO PRESO ATTO
Che il popolo italiano non è più sovrano;
Che è negato il Diritto al lavoro, al benessere economico, alla salute, allo studio, alla felicità e al pieno sviluppo della persona umana;
Che sono negate la Democrazia e la Libertà di scelta, di pensiero, di espressione;
Che le Istituzioni italiane ed europee hanno violato ogni principio di onestà, di verità, di giustizia, di solidarietà, di rispetto per la persona e per il suo privato, di libera iniziativa, di meritocrazia;
Che i recenti governi, fondati sull’esasperata apologia dell’effimero, hanno impoverito economicamente il popolo e moralmente la società, privandola dei valori etici senza più esprimere saggezza, professionalità, dignità, pudore, reputazione, bellezza, eleganza, decoro, onore;
Che non esiste più de facto uno Stato italiano ma siamo assoggettati e umiliati da élite private transnazionali e da istituzioni e governi stranieri;
Che stiamo assistendo alla morte civile, morale, politica, economica e culturale dell’Italia,
DICHIARIAMO CHE
Non ci riconosciamo nell’attuale situazione socio-economico-politica italiana ed europea, dalla quale prendiamo le distanze;
Sentiamo nostri i principi etici e culturali dell’Umanesimo storico e pensiamo che l’insegnamento umanista sia l’unica vera alternativa agli sterili e cinici regimi tecnocratici europei;
Siamo convinti, con il nostro Petrarca, che la vita debba essere prima di tutto un viaggio alla scoperta della nostra anima e un più solido legame con gli altri uomini;
Crediamo nei valori della società umana fondata sulla verità e sull’amore, sulla carità e sulla solidarietà, sull’etica della giustizia e dell’onestà, sulla dignità, sulla humanitas, sulla bellezza, sulla cultura e sulla crescita interiore;
Pretendiamo che lo Stato provveda affinché non ci siano inquinamenti chimici o manipolazioni genetiche in tutto quello che mangiamo, beviamo, respiriamo;
Pretendiamo anche di vivere in un ambiente sano, non contaminato dalla chimica o dalla fisica, e in un territorio sicuro da criminalità e da criticità naturali;
L’umanesimo è passione e sentimento, fa riscoprire il vincolo di amore tra gli uomini, stimolandoli a impegnarsi per il benessere della Patria, per il bene pubblico e per l’utilità di tutti i Cittadini: L’uomo nacque per esser utile all’uomo, scrive Leon Battista Alberti.
Alla finanza spregiudicata sostituiamo un’economia che garantisca a tutti il lavoro e lo esalti permettendo il ritorno del diritto alla prosperità e al sano e onesto benessere economico;
Facendo nostro il patriottismo e il richiamo di Cola di Rienzo per una “Renovatio della sacra Italia”, pretendiamo che l’Italia sia restituita al popolo italiano, strappandola ai tiranni, e che ogni Cittadino sia restituito a se stesso (Te a te medesimo restituisci, nelle parole del Petrarca);
Respingiamo chiunque stia minando le radici dell’universalismo umanista con il chiaro obiettivo di costruire un mondo globalizzato fatto non di uomini, ma di automi privi di sentimenti e senza più interiorità d’animo;
Respingiamo ogni forma di contrapposizione ideologica che divida il popolo e lo indebolisca;
Sosteniamo le nostre Forze dell’Ordine nazionali e territoriali, le uniche che riconosciamo; siamo per una Magistratura indipendente dalla politica, e per la certezza dell’applicazione della pena;
Vogliamo uno Stato sociale che assicuri il diritto a studiare, a curarsi, e alla previdenza pensionistica.
Pretendiamo che, togliendo potere a certe élite, lo Stato torni laico, libero, sovrano e indipendente da condizionamenti stranieri, che assicuri il rispetto internazionale per l’Italia, la completa libertà di scelta, movimento e decisone per i Cittadini e il pieno sviluppo della persona umana,
E CI IMPEGNAMO A UNIRCI PER
Rifondare l’Italia sulla cultura e sulla bellezza, e proteggere il vasto patrimonio artistico, culturale, storico, archeologico, enogastronomico, ambientale;
Valorizzare le nostre risorse tecnologiche, scientifiche, naturali e tutto quello che possa sviluppare un turismo su scala mondiale con ricaduta di benessere collettivo;
Rilanciare l’Italianità e il prodotto italiano e la sua protezione nel mondo;
Incentivare il “piccolo” per ritornare grandi, quindi sostenere comuni e province (autonomie locali), piccole e medie imprese, commercianti, artigiani e tutti coloro che soffrono per la crisi;
Impedire la privatizzazione dei beni della comunità, soprattutto l’acqua e gli immobili dello Stato;
Favorire una maggiore indipendenza energetica sviluppando fonti alternative ecosostenibili; rilanciare l’agricoltura e ripopolare le campagne;
Ridimensionare il potere delle banche separando la funzione creditizia da quella d’investimento (alle imprese siano concessi tassi agevolati e ci sia partecipazione al rischio d’impresa);
Aumentare le entrate statalizzando farmaci generici, autostrade e altri servizi e attività, anche sottraendole alla criminalità organizzata (prostituzione, derivati della canapa indiana);
Riformare il fisco consentendo la detrazione totale delle spese, la riscossione diretta da parte dello Stato, la revisione delle aliquote, l’abolizione della tassa sulla prima casa, la riduzione drastica dell’IVA (portarla all’8% favorirebbe la ripresa immediata) e del costo dei carburanti: lo Stato incassa di più se siamo tutti a pagare di meno;
Istituire un’Agenzia per un dialogo diretto tra Cittadino e Istituzioni, e delegare a funzionari ministeriali itineranti il controllo dei servizi amministrati.
L’uomo non è una macchina per produrre denaro per altri, l’uomo è libero, non è nato solo per soffrire ma per fare esperienza e vivere con dignità.
Dice San Bernardino da Siena che l’uomo è chiamato nel mondo per operare e amare. Nell’umanesimo sono primari il valore delle opere, la volontà e la vita attiva. È la volontà a rendere libero l’uomo anche quando, come oggi, si pretende di convincere il popolo che ritornare liberi sia impossibile: ma la volontà è più potente di qualsiasi potere e di ogni schiavitù. Basta scegliere con coraggio la via meno battuta. Due strade ho incontrato nel bosco, scrive Thoreau, e ho scelto la più difficile ed è per questo che oggi sono diverso.
Crediamo fortemente che, insieme e con una volontà comune e un pensiero intelligente, ci si possa liberare di quei tecnocrati europeisti anti-umanisti, ai quali ben si adattano le parole del grande umanista Guarino da Verona, giacché essi strappano all’uomo la mutua benevolenza, la carità, l’amicizia, la pietà, e di questo nulla vi è di più atroce, di più ferino, di più avverso all’umana società.
Noi Cittadini ci impegniamo a non lasciar morire l’Italia e a farla rinascere, con ogni mezzo eticamente lecito e non violento. Poiché accade oggi quel che scriveva l’umanista Poggio Bracciolini, Se la vita umana fosse privata della salute, della ricchezza, della Patria, la nostra virtù rimarrebbe senza dubbio agghiacciata, solitaria e sterile.
Non ci pieghiamo ai diktat di élite private o di poteri stranieri che governano il nostro Stato. Noi vogliamo vivere ogni giorno da adesso come se i tiranni e la crisi non ci fossero più e tutto in Italia funzionasse bene. Vogliamo far bene le cose e vivere come se già avessimo cambiato e ignorare l’ingiusto potere che ci opprime: in questo modo il cambiamento è già incominciato.
Siamo pronti a resistere, a contrastare le ingiustizie contro il popolo con la ferma disobbedienza civile, che è forza incrollabile sorretta da un’indomita volontà. Il nostro stile di vita non è quello proposto dalle élite e dalle mode, ma ha radici nel pensiero antico, nella saggezza popolare e nella cultura italiana ricca di valori, che permette all’anima d’incontrarsi con l’anima.
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